“Ad esempio, Io resto a sud – Il rapporto tra economia e territorio attraverso acquisto e consumo consapevole”.
Il tema racchiuso in questo titolo, a noi Briganti, è estremamente caro. Fin da quando, leggendo le considerazioni di
Zitara in merito, abbiamo compreso l’importanza rivoluzionaria che i nostri
consumi avrebbero potuto assumere se orientati “verso sud”, abbiamo intrapreso
una vera e propria battaglia sul Comprasud in tutte le sue estensioni.
Perciò, proprio a questo tema, abbiamo dedicato il convegno
di sabato 17 maggio all’Hotel Ramada di Napoli, con la espressa volontà di
ribadire tutti i progressi fatti in quattro anni, di valutare tutto quanto è
ancora necessario fare e di ascoltare alcuni tra i protagonisti principali
della battaglia del Comprasud, ovvero, gli imprenditori.
All’impresa è stata dedicata la parte centrale del convegno
con gli interventi di estremo interesse di Bruno Zarzaca che ha aperto un
ristorante “Amico Bio Spartacus Arena” all’interno del complesso archeologico
dell’Arena di Santa Maria Capua Vetere, di Giuseppe Sciretta di I-sud che ci ha
illustrato il progetto innovativo www.i-sud.it
che condivide con Nicola Cristhian Rinaldi, Dario Scalella che ci ha
parlato dei suoi elicotteri biposto fatti a Napoli, Piero Meo autore dei
progetti Comprassieme e Checksud. Tutti,
pur trasmettendo grande passione per il proprio lavoro e per la propria terra
hanno evidenziato le difficoltà che è necessario superare quotidianamente per “fare
impresa da sud”. Sullo stesso aspetto si è incentrato l’intervento di Diego
Giovinazzo, segretario generale di Confimpresa Campania, partner dell’evento
assieme ad I-sud, che ci ha spiegato come rompere i vincoli che ci impediscono
di intraprendete.
Alla lettura dei graditissimi saluti di Francesco Tassone ai convenuti, segue l'intervento di Marco Esposito, segretario di
Unione Mediterranea. Il giornalista ha sottolineato il fatto che noi stiamo compiendo una
rivoluzione che si concretizza nella nostra possibilità di scelta che possiamo
utilizzare quando compriamo un prodotto e quando eleggiamo chi deve
rappresentarci. Nando Dicè, presidente di Insorgenza Civile, ha compiuto un
parallelismo tra il Comprasud ed il disastro ambientale deIl’llva di Taranto,
invitandoci ad essere costantemente “arrabbiati” perché il sistema Italia, l’Impresa
Italia, è creata contro di noi.
Di estremo interesse, il contributo di Antonio Di Gennaro,
agronomo che ci ha parlato della nostra agricoltura e della Terra dei fuochi,
termine che, ha sottolineato, non dovrebbe più essere utilizzato. Di Gennaro ha
affermato: "Noi produciamo un'agricoltura di qualità che vendiamo
all'estero e che vendiamo bene. Nel tranello della verdura avvelenata siamo
caduti soprattutto noi. I campionamenti fatti a tappeto non hanno rilevato
una sola partita fuori norma. COOP compra qui le fragole e le porta in Germania
e non può sbagliare. Eppure in tv passo un messaggio negativo sui nostri
prodotti che sono, invece, i migliori al mondo"
Un piccolo momento ludico ci è stato offerto dal musicista Pietro
De Luca Bossa che ci ha presentato il suo ultimo lavoro dal titolo “Sovversione
Irrimediabile” in cui cita alcune frasi celebri di Carmine Crocco.
Un “fuori programma” molto apprezzato, è stato l’intervento
di Mauro Squillante, mandolinista nonché socio dell'associazione Briganti, che ci
ha raccontato del suo atto di amore verso la nostra terra e la nostra cultura:
riportare in vita l'uso e lo studio del mandolino napoletano, l'unico strumento
che accanto al nome ha l'indicazione della provenienza. Grazie al suo
costante impegno, il mandolino divenuto uno strumento desueto è tornato a
diffondere il suo incantevole suono in tante scuole di musica sparse nel nostro
sud.
I lavori del convegno si sono conclusi con i saluti di
Vittorio Terracciano di Confimpresa Campania, anche lui socio dell’associazione
Briganti, agli intervenuti.
I convenuti hanno avuto la possibilità di gustare i taralli
artigianali gentilmente offerti dall’azienda “Il Tarallificio del Pozzo” di
Rocchetta Sant’Antonio (FG) avviata da due ragazzi che hanno deciso di lasciare
il nord per fare impresa nella propria terra, di acquistare le originalissime
t-shirt identitarie di Napoli Tà-Ttà che fa cultura del territorio, di
assaggiare il vino e l’olio biologico dell’azienda Chimenti di Sannicardo (BA),
di nutrirsi di cultura presso lo stand di Editore Mediterraneo.
Il convegno ci ha arricchiti molto in termini di conoscenza
e di esperienza, con i suoi oltre 100
partecipanti e i 760 contatti streaming, tuttavia, il momento che maggiormente
abbiamo fatto nostro e che ci ha nutriti di più dal punto di vista umano è
stato l’assemblea dell’associazione Briganti che si è tenuta al mattino.
Abbiamo avuto modo di conoscere una piccola rappresentanza dei nostri associati
con i quali ci siamo confrontati sulle attività svolte e con i quali abbiamo
valutato le iniziative future. I soci ci hanno offerto il loro patrimonio di
esperienze di vita spesso vissuta lontano dalla propria terra e ci hanno
invogliato con il loro entusiasmo e la loro fiducia ad andare avanti e a
crescere in numero per essere sempre più incisivi nella tutela dei nostri
territori. A ciascuno di loro va il nostro più sentito ringraziamento e l’assicurazione
che quello di sabato 17 a Napoli, è stato solo il primo di una lunga serie di
incontri che ci vedranno coinvolti assieme a accomunati dalla passione per la
nostra terra.
Briganti
Associazione Briganti
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