Comunissimo, nella nostra millenaria cultura, è il gesto
delle corna.
Esso consiste nel sollevare verso il cielo l’indice ed il
mignolo.
Questo gesto è apotropaico
poiché, nel suo significato più comune, ha come scopo quello di esorcizzare,
scongiurare o allontanare il malocchio e la malasorte.
Il primo a presentare uno studio sociologico su questo gesto
fu Andrea de Jorio, un archeologo ed etnologo originario di Procida che, nel
1832, ha messo in luce le similitudini della gestualità tra gli antichi ed i
napoletani, descrivendo anche i diversi modi di fare le corna.
Il gesto delle corna è comunemente usato anche per dare conto
di un reale o presunto tradimento. Il coniuge tradito è cornuto. Questo
significato riconduce, in modo immediato, alla storia del Minotauro, l’ibrido
mezzo uomo e mezzo toro, concepito a seguito dell’infedeltà della regina di
Creta Pasifae che innamoratasi del Toro di Creta, tradì Minosse rendendolo
appunto cornuto.
I napoletani usano il gesto anche per definire il carattere
di bambini particolarmente vivaci, precoci e furbi.
Un gesto così antico è al tempo stesso modernissimo, tanto da
essere connaturato all’iconografia del rock.
Il primo ad utilizzare le corna su un palco, durante il
concerto dei Balck Sabbath, e dunque in linea con i temi mistici ed esoterici
del gruppo, fu Ronnie James Dio. Il musicista dichiarò di aver appreso e imitato il gesto dalla
nonna siciliana che lo utilizzava per allontanare il male. A partire da quel
concerto del 1980 il gesto delle corna resta ad oggi, il più diffuso segno di
riconoscimento tra i fans dell'heavy metal.
Francesca Di Pascale
In foto: Ronnie James Dio
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