mercoledì 16 maggio 2012

Brano tratto da Terroni di Pino Aprile

Noi non sappiamo più chi fummo. Ed è accaduto come agli ebrei travolti dall'Olocausto: molti scampati ai lager cominciarono a domandarsi se il male che li aveva investiti non fosse in qualche modo meritato.

Quando il danno è intollerabile, cercare una colpa, pur assurda, inesistente, che lo renda comprensibile (non giustificabile), diventa una via per non perdere la ragione.

Ed è accaduto che i meridionali abbiano fatto propri i pregiudizi di cui erano oggetto. E che, per un processo d'inversione della colpa, la vittima si sia addossata quella del carnefice. Succede quando il dolore della colpa che ci si attribuisce è più tollerabile del male subìto.

Così, la resistenza all'invasore, agli stupri, alla perdita dei beni, della vita, dell'identità, del proprio paese, è divenuta "vergogna".

Una mia cugina, dopo sei mesi al Nord, tornò per le ferie estive. Era cambiata: vestiva in modo più appariscente, esibiva un accento non suo, roteava stizzosamente le spalle, il mento puntuto e alto. Parlava malissimo dei meridionali, con astio rovente e ridicolo. < ma cosa " fanno" di così terribile? > le chiese mia madre, incuriosita. Lei tacque per lo stupore, si guardò intorno, come a cercare una risposta. Era sorpresa, o ci parve, dalla stupidità della domanda: c'era bisogno di una ragione per parlar male dei meridionali? Così, poverina, se ne uscì con una frase, lei "settentrionale da sei mesi", che la bollò per sempre, in famiglia < sporcano i monumenti >. Cosa le fosse accaduto, lo capii molto più tardi. < la lega è piena  di meridionali figli > <sono i  più convinti > Anche quella mia cugina è leghista. Perchè?

Chi emigra, abbandona una comunità e una terra che figurano deboli e perdenti e mira a radicarsi in un altrove che appare forte e vincente: l'emigrato non appartiene più alla sua gente, e non ancora all'altra (così crede). In cerca di identità, non può che scegliere, lui sradicato e sospeso, la più forte. E questa sua nuova appartenenza è tanto più certa, quanto maggiore è la distanza che frappone fra ciò che era e ciò che vuole essere.

Quando il carnefice ti toglie tutto, l'unico punto di riferimento che ti rimane è il carnefice. Lo imiti

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