Noi non sappiamo più chi fummo. Ed è accaduto come agli ebrei
travolti dall'Olocausto: molti scampati ai lager cominciarono a
domandarsi se il male che li aveva investiti non fosse in qualche modo
meritato.
Quando il danno è intollerabile, cercare una
colpa, pur assurda, inesistente, che lo renda comprensibile (non
giustificabile), diventa una via per non perdere la ragione.
Ed
è accaduto che i meridionali abbiano fatto propri i pregiudizi di cui
erano oggetto. E che, per un processo d'inversione della colpa, la
vittima si sia addossata quella del carnefice. Succede quando il dolore
della colpa che ci si attribuisce è più tollerabile del male subìto.
Così,
la resistenza all'invasore, agli stupri, alla perdita dei beni, della
vita, dell'identità, del proprio paese, è divenuta "vergogna".
Una
mia cugina, dopo sei mesi al Nord, tornò per le ferie estive. Era
cambiata: vestiva in modo più appariscente, esibiva un accento non suo,
roteava stizzosamente le spalle, il mento puntuto e alto. Parlava
malissimo dei meridionali, con astio rovente e ridicolo. < ma cosa "
fanno" di così terribile? > le chiese mia madre, incuriosita.
Lei tacque per lo stupore, si guardò intorno, come a cercare una
risposta. Era sorpresa, o ci parve, dalla stupidità della domanda:
c'era bisogno di una ragione per parlar male dei meridionali? Così,
poverina, se ne uscì con una frase, lei "settentrionale da sei mesi", che
la bollò per sempre, in famiglia < sporcano i monumenti >.
Cosa le fosse accaduto, lo capii molto più tardi. < la lega è
piena di meridionali figli > <sono i più
convinti > Anche quella mia cugina è leghista.
Perchè?
Chi
emigra, abbandona una comunità e una terra che figurano deboli e
perdenti e mira a radicarsi in un altrove che appare forte e vincente:
l'emigrato non appartiene più alla sua gente, e non ancora all'altra
(così crede). In cerca di identità, non può che scegliere, lui
sradicato e sospeso, la più forte. E questa sua nuova appartenenza è
tanto più certa, quanto maggiore è la distanza che frappone fra ciò che
era e ciò che vuole essere.
Quando il carnefice ti toglie tutto, l'unico punto di riferimento che ti rimane è il carnefice. Lo imiti
Nessun commento:
Posta un commento
Nota. Solo i membri di questo blog possono postare un commento.