giovedì 17 maggio 2012

Ritorno alla mitica "Napoletana"



Il rito del caffè ha accompagnato tutta la nostra storia.
Si lasciava bollire l'acqua con il caffè in infusione ma, poi, era necessario separare i fondi dall'infuso.
Il problema fu risolto con l'invenzione della caffettiera.
La Caffettiera Napoletana fece la sua comparsa a Napoli nel 1691 inventata da un certo Du Belloy. In breve tempo, si impose sul mercato locale ed estero. Era prodotta dai maestri lattonieri di uno dei vicoli più celebri di Napoli, la “Rua Catalana”, che ne fecero la loro attività principale.
Il vicolo esiste ancora oggi al centro di Napoli, tra via Medina e via Depretis; ma i maestri lattonieri non producono più la mitica Napoletana. Nel 1933 il piemontese Bialetti brevettò la Moka che sostituì totalmente la "Napoletana" nell'uso domestico.
Poichè a me queste storie non piacciono, dato che mi "puzzano" di "colonialismo tosco-padano", oggi ho inaugurato la mia "Napoletana" da una-due tazze. Devo dire che il risultato mi ha sorpreso, soprattutto trattandosi del primo utilizzo della caffettiera. Il caffè era ottimo, diverso in modo piacevole, più aromatico, dal gusto rotondo e nient'affatto "sciaquato".
Morale della favola: la "Napoletana" mi ha convinta, in tutto e per tutto.
L'unico problema resta quello di trovare un'azienda che la produca a Napoli o al sud, poichè - contraddizione massima -, non trovando di meglio, ho dovuto acquistare una "Napoletana" prodotta a Collegno, Torino...... e questo non va bene, per niente!!!!! (FDP)

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