sabato 14 aprile 2012

Cosa pensava Carmine Crocco delle donne

Stiamo parlando proprio di lui, il Generale dei Briganti, Carmine Donatelli detto Crocco, in un' epoca fortemente maschilista e patriarcale,quale era l' 800, le sue idee erano all'avanguardia e ci fanno capire da quali ideali era spinto e non solo lui ma tutto il Brigantaggio in generale.
Di seguito sarà riportato il testo integrale di Crocco.

Eppure ho inteso da certi uomini dire: «Eh sono femmine e basta!» quale disprezzo massimo per le donne. Taci fellone: la femmina è la madre dell'uomo, la femmina è la moglie dell'uomo, senza di essa non vi è vita. La femmina è la figlia dell'uomo senza di essa non vi è padre contento; e finalmente la femmina è sorella dell'uomo e senza di essa non vi è fratello contento, né famiglia contenta.
Pensa a quanto scrisse Guerrazzi: «rispettare la donna poichè sua madre fu tale» e se questo rispetto non senti profondamente in te, impugna l'aratro e zappa la terra, tu non meriti sorte migliore.
Io sentivo per mia madre un'affezione così potente e così forte, che nei momenti di maggior orgasmo la sua memoria era sprone all'ardire ed all'audacia ed essa mi appariva col suo sguardo fiero e mi fissava vivamente in viso, come per dirmi: «colpisci, vendicami, altri non ebbero pietà di me, di tuo padre, di tua sorella!».

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